Silvia, a causa dell'emergenza in atto, hai cercato di seguire i tuoi pazienti online?
A causa di questa emergenza ho scelto di annullare gli appuntamenti in studio per limitare al massimo la possibilità di contagio e, grazie al via libera dell’Ordine Nazionale dei Biologi, ho iniziato a lavorare attraverso le consulenze online.
Innanzitutto, ho contattato i miei pazienti per far capire loro che, nonostante la situazione straordinaria in atto, non li avrei lasciati soli. Successivamente abbiamo concordato insieme se fissare un appuntamento in studio ad emergenza terminata oppure se fissare delle consulenze online, tramite videochiamate con Skype o WhatsApp o semplici chiamate.
Nel rispetto dovuto al segreto professionale, puoi dirci come ti trovi a gestire la relazione
con loro?
Mi trovo molto bene, il mio lavoro non è semplicemente misurare il corpo di una persona attraverso metro, altrimetro, bilancia e bioimpedenziometria.
Il counseling nutrizionale è la parte che occupa quasi totalmente un incontro dal nutrizionista.
L’ascolto del paziente e l’empatia con la sua situazione mi permette anche attraverso un computer o telefono di aiutarlo e di consigliarlo. Non nego che preferisco parlare con una persona vis-à-vis, la comunicazione è più semplice faccia a faccia, ma in questa condizione il supporto a distanza è comunque efficace.
Ritieni che, al di là della situazione attuale, questa modalità possa, in futuro, integrare il
lavoro in studio?
Molto dipende da come evolverà dal punto di vista legislativo, le consulenze online per biologi nutrizionisti prima di questa emergenza erano vietate.
Se il mio Ordine Professionale mi consentirà di continuare credo che valuterò positivamente questa possibilità.
Se sì, in qual i casi?
Attraverso le consulenze online potrei aiutare persone che vengono da tutta Italia e impossibilitati a recarsi in studio. Questo servizio, per quanto mi riguarda, non sarebbe a disposizione per persone che soffrono di più patologie croniche complesse e per chi ha disturbi del comportamento alimentare e di disturbi psichiatrici. In entrambi i casi è sempre consigliata una consulenza in studio e un confronto con un team multidisciplinare.
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